L'assetto

L'assetto ruote, spesso denominato “convergenza” è la registrazione di tutti gli angoli geometrici delle ruote, convergenzacampanaturaincidenza. Però non sempre questi ultimi due valori sono regolabili,  il più delle volte dipendono dalla progettazione dell’autoveicolo della meccanica delle sospensioni dell'avantreno e del retrotreno. Quando gli angoli di rotolamento delle ruote non sono ottimali, si verifica l'usura anomala degli pneumatici. Mentre quando i valori di incidenza e campanatura tra le due ruote dello stesso asse risultano diversi nelle ruote anteriori, l'autoveicolo tende a "tirare" verso destra o verso sinistra durante la marcia rettilinea. Mentre la variazione della convergenza usura precocemente gli pneumatici e preclude ad un anomalo allineamento dello sterzo. Questi angoli si deteriorano modificandosi nel tempo a causa dell'usura dell'autoveicolo (boccole, gommini, ecc.) e come spesso accade anche a causa di urti (marciapiedi, buche delle strade, ecc.). Per effettuare l'assetto ruote, vengono utilizzati particolari e sofisticati strumenti elettronici che permettono di verificare lo stato degli angoli geometrici, ed in caso agendo correggendoli veriando sulla meccanica dell'avantreno e del retrotreno.

Molle Assetto

La sostituzione degli elementi elastici o comunemente definite molle della sospensione del veicolo è una delle modifiche più diffuse nel mondo del tuning inquanto presenta vantaggi di guida e di impatto estetico non indifferenti ; per quanto riguarda questo secondo aspetto, l'abbassamento del corpo vettura dona al veicolo un aspetto più corsaiolo e un minore spazio libero nel passaruota senza adottare cerchi maggiorati. vantaggi tecnici di tale soluzione sono innumerevoli, primo fra tutti l'abbassamento del baricentro del veicolo con un conseguente aumento della stabilità e della guidabilità , una maggiore rigidità dell'elemento elastico alle sollecitazioni permettendo una guida maggiormente sportiva senza trasferimenti di carico eccessivi (caratteristici di un assetto "morbido" e confortevole) e in ultimo una efficienza maggiore della molla che solitamente , nella versione ribassata, è progressiva.Gli svantaggi ovviamente, come in ogni situazione, ci sono e principalmente sono legati a una diminuzione del confort di marcia (direttamente proporzionale alla rigidità della molla), una minore distanza del sottoscocca del veicolo dal terreno (creando a volte interferenze di taluni componenti con i famigerati dossi di rallentamento se si opera un ribassamento superiore ai 30-40mm ) e una maggiore reattività del veicolo a causa della rigidità dell'elemento elastico ; questo ultimo aspetto è riscontrabile soprattutto durante la guida su fondi a scarsa aderenza (asfalto bagnato,neve e ghiaccio ) ma se da un lato impone una maggiore attenzione di guida, dall'altro non deve preoccupare più di tanto perchè comunque gestibile conoscendo un minimo il proprio veicolo. Insomma a fronte di qualche difetto, le molle ribassate, regalano al pilota una sensazione di stabilità decisamente maggiore e apprezzabile affrontando percorsi in cui i trasferimenti di carico sono frequenti e repentini.

Kit Molle Sportline -50 mm

Kit Molle Pro-Kit -30 mm

Ne esistono di vari tipi tra cui :

 

Le più comuni sono quelle a molle elicoidali, realizzate con molle a elica operanti per compressione

 

Esistono anche quelle in cui l’organo elastico della sospensione non è una molla ma una balestra (chiamate, appunto, a balestra). Furono le prime utilizzate su veicoli a motore, e oggi si usano sui treni.

 

Nelle sospensioni a barre di torsione il mezzo elastico è una barra che attraversa in larghezza il veicolo, sono rigide e utilizzate spesso sui blindati.

 

Le sospensioni idropneumatiche furono introdotte dalla Citroen negli anni ‘50. L’azione di una pompa idraulica permette di assorbire qualsiasi ostacolo mantenendo l’auto in assetto anche in curva.

 

 

Kit Ammortizzatori e Molle

Hanno il compito di assorbire le asperità del fondo stradale, mantenendo elevato il livello del comfort a bordo della vettura ma, soprattutto, evitando eccessivi e bruschi movimenti della scocca che si ripercuotono negativamente sia in termini di tenuta di strada che di stabilità. Quello che fa la molla è facilmente intuibile, ma altrettanto non si può dire dell'ammortizzatore. L'elemento elastico, in presenza di buche o dossi, protegge la scocca dai colpi (soprattutto in presenza di grosse escursioni), ma continua poi ad oscillare inutilmente, comprimendosi ed estendendosi per un certo tempo prima di fermarsi è dunque compito dell'ammortizzatore, fare da vero e proprio freno per la molla, sfruttando l'attrito (che incontra l'olio all'interno dell'ammortizzatore per passare in piccoli fori), che permette di ridurre velocemente sia l'entità che l'ampiezza delle oscillazioni. Senza gli ammortizzatori dunque, una vettura non avrebbe possibilità di controllo in curva, se non a bassissima velocità, perché l'auto inizierebbe a saltare dondolando davanti e dietro, di qua e di là fino al prossimo fossato, ad un albero o a tutto ciò che si trova al margine della sede stradale.

 

Gli ammortizzatori sono scarichi se…

 

 

 

  • La carrozzeria vibra in continuazione (e in maniera esagerata) su strade sconnesse.
  • C’è meno aderenza su strade normali.
  • L’auto tende a sbandare in frenata.
  • Aumentano gli spazi in frenata.
  • La stabilità in curva è ai minimi livelliPer garantire la sicurezza, gli ammortizzatori andrebbero controllati da un professionista ogni 20-30mila Km: se usurati, il loro cattivo funzionamento potrebbe guastare altre parti dell’auto. Vanno cambiati in coppia, ma in pochi lo fanno; una recente indagine della Monroe, azienda produttrice di gruppi sospensivi, evidenzia come i controlli siano un po’ sottovalutati dagli automobilisti. Basti dire che il 40% delle auto oggetto dell’inchiesta con massimo quattro anni aveva già gli ammortizzatori da cambiare.

Kit balestre 

Kit Sospensioni Aria

 

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