Alfa Romeo Giulia GTA

L'Alfa Romeo Giulia GTA è un'automobile sportiva prodotta dall'Alfa Romeo tra il 1965 ed il 1975. Le stagioni sportive 1963-1964 avevano registrato l'inattesa superiorità della "Giulia TI Super", sia in saltuarie partecipazioni a gare del nascente Challenge europeo Turismo, sia nelle varie competizioni riservate alle automobili da turismo derivate dalla serie. L'anno successivo le case concorrenti, con una spregiudicata interpretazione del regolamento, avevano schierato automobili che poco conservavano della produzione di serie, se non le forme esteriori. Per partecipare regolarmente alle competizioni sulle piste europee, contrastando l'offensiva di Ford, BMC e BMW, l'Alfa Romeo decise di sottoporre il problema alla neonata Autodelta, diretta da Carlo Chiti. La soluzione proposta dall'ing. Chiti fu di realizzare la nuova "derivata" sulla base della "Giulia Sprint GT", mantenendo pressoché invariata l'estetica, adeguando la meccanica e, soprattutto, realizzando la carrozzeria in Peraluman 25, così da eliminare l'eccessiva pesantezza che costituiva il tallone di Achille della "Giulia TI Super". L'unico impedimento serio era di ordine normativo e riguardava lo spazio per i posti posteriori che risultava inferiore di pochi centimetri al minimo previsto dal regolamento. L'espediente suggerito per aggirare l'ostacolo fu geniale: sarebbe bastato eliminare "ufficialmente" gli imbottiti sedili posteriori nelle "Giulia GT" di serie, sostituendoli con una piccola panchetta in plastica che consentisse di recuperare i centimetri mancanti, per poi fornire i "sedili veri" come optional. L'idea di Chiti venne approvata dalla dirigenza Alfa Romeo e l'Autodelta iniziò la trasformazione dei prototipi negli ultimi mesi del 1964. L’Alfa Romeo Giulia GTA (acronimo di Gran Turismo Alleggerita), venne presentata al salone dell'automobile di Amsterdam, il 18 febbraio 1965. La versione di serie pesava 745 kg, contro i 950 della Giulia Sprint GT e il motore erogava 115 cavalli. Le modifiche apportate da Chiti furono, oltre ad un alleggerimento effettuato grazie all'uso di pannelli in Peraluman 25 che consentivano di abbassare il peso di circa 200 kg, vetri in plexiglas, componenti meccanici in magnesio; l'adozione di una nuova sospensione posteriore che consentiva di abbassare il centro di rollio, denominata "slittone", il motore 1.570 cm³ a doppia accensione (due candele per cilindro) e carburatori di maggiore dimensione (Weber DCOE 45). Nelle versioni preparate per le competizioni poteva raggiungere la potenza di 160-165 CV con un peso ridotto di ulteriori 45 kg circa ottenuti con l'eliminazione di paraurti, sedili e altre minuterie. Il suo esordio nelle competizioni fu nel 1965 alla gara di velocità in salita Trento-Bondone dove conquista la vittoria di categoria. Nei successivi 1966, 1967 e 1968 si aggiudicherà il titolo europeo.

Alfa Romeo GTA-M

Alfa Romeo Giulia GTA (Stradale)

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