La Aston Martin DB6 è un'autovettura Gran Turismo lanciata nel 1965 per sostituire il precedente modello DB5 e prodotta fino al 1971. Nel febbraio del 1965 vennero svolti dei test in galleria del vento per valutare l'efficienza aerodinamica della DB5. Ne risultò che alle alte velocità la trazione sulle ruote posteriori diminuiva. Per ovviare a ciò venne prodotto il telaio denominato MP209, più lungo e dotato di una coda Kamm e di uno alettone posteriore, ispirati alla Ferrari 250 GTO. La nuova vettura fu presentata al Motor Show di Londra nel 1965. Fu il primo modello di Aston Martin prodotto nel nuovo stabilimento di Newport Pagnell. La versione base della DB6 era con carrozzeria coupé 2+2 posti: di questo modello la Casa pubblicizzava la capacità di carico, oltre che le prestazioni ragguardevoli fu resa disponibile anche in versione spyder (DB6 Volante). Durante gli anni di produzione subì un solo restyling nel 1969; vennero in questa occasione messi in comune vari particolari con la DBS che era nel frattempo entrata in produzione e che dal 1971 la sostituì nel catalogo Aston Martin. Dalla versione originale vennero anche ricavati pochissimi esemplari in una particolare conformazione station wagon. Il motore 4.0 Twin-Cam a 6 cilindri in linea con tre carburatori è stato progettato da Tadek Marek. Nella versione base eroga 286 CV a 5.500 giri/min; tale potenza passava a circa 330 CV nella variante più sportiva Vantage. Le sospensioni posteriori hanno un semiasse ammortizzato a molla, sostenuto da bracci oscillanti longitudinali. All'avantreno le sospensioni sono indipendenti, dotate di doppi bracci trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici e barra stabilizzatrice. Gli ammortizzatori anteriori Armstrong Selectaride possono essere regolati dall'abitacolo tramite un comando elettrico. Gli pneumatici hanno dimensioni di 8,15x15 montati su ruote da 6 pollici con 72 raggi. I freni sono Girling a disco servo assistiti.