L'Alfasud è un'autovettura prodotta e marchiata Alfa Romeo dalla Industria Napoletana Costruzione Autoveicoli Alfa Romeo (INCA) - Alfasud S.p.A (azienda controllata al 90% dalla stessa Alfa Romeo) dal 1972 al 1984. Si tratta della prima vettura ad essere assemblata nello stabilimento di Pomigliano d'Arco. Verso la fine degli anni sessanta, l'allora presidente dell'Alfa Romeo Giuseppe Luraghi richiamò al Portello il progettista Rudolf Hruschka. Si trattava di costruire un nuovo stabilimento nelle aree adiacenti alla Alfa Avio Costruzioni in provincia di Napoli, così da permettere all'Alfa Romeo la produzione di un nuovo modello, completamente progettato da Hruska. Per Luraghi la produzione della vettura assunse anche un ruolo sociale. L'IRI permise a Luraghi, grazie anche alle oggettive necessità logistiche, di creare, per accedere ai fondi destinati a favorire l'industrializzazione del Sud Italia, un nuovo stabilimento a Pomigliano d'Arco (Napoli), sui terreni già di proprietà della stessa azienda, per assemblare il nuovo modello ed i suoi derivati. L'Alfasud venne presentata in anteprima nel 1971 al salone dell'automobile di Torino, le prime consegne iniziarono a giugno dell'anno successivo. Si trattava di una berlina a quattro porte e due volumi, con coda che gli americani avrebbero definito fastback (la versione cinque porte con il portellone posteriore arrivò solo al termine della produzione, nel 1982), caratterizzata da soluzioni meccaniche evolute ricalcando lo schema già sperimentato con successo in Lancia sulla Lancia Flavia dell'ing. Fessia dal 1960 quali: trazione anteriore, motore 4 cilindri boxer, freni a disco su tutte le ruote (quelli anteriori erano inboard per ridurre le masse non sospese), retrotreno ad assale rigido con parallelogramma di Watt e avantreno MacPherson, semplice ma che permetteva l'economia di scala che la vettura si proponeva.