La Ferrari 365 GTB/4 (con la relativa spider GTS/4) è un'autovettura prodotta dalla casa automobilistica italiana Ferrari tra il 1968 ed il 1974. In onore della vittoria ottenuta nel 1967 dalla 330 P4 sul circuito statunitense, la nuova sportiva della casa del "Cavallino" venne soprannominata Daytona. La versione spyder fu richiesta soprattutto per il mercato americano dall'importatore Luigi Chinetti e va precisato che, la distinzione tra GTB/4 coupé e GTS/4 spyder non è così univoca, infatti molti esemplari della versione spyder uscivano originariamente dalla fabbrica di Maranello con la targhetta 365 GTB/4 come la versione chiusa. Solo pochissimi esemplari della versione spyder originali hanno la targhetta 365 GTS/4. Presentata al Salone dell'automobile di Parigi del 1968 in versione coupé (GTB/4), la Daytona prendeva il posto, nel listino Ferrari, della 275 GTB/4, da cui ereditava il motore V12 con 4 alberi a camme in testa (2 per bancata). La carrozzeria (porte e cofani erano in alluminio) dall'impostazione sportiva e elegante, disegnata da Leonardo Fioravanti per la carrozzeria Pininfarina, ricopriva un telaio a traliccio centrale completamente nuovo. Nel 1969, per soddisfare le richieste dell'importatore Luigi Chinetti per il mercato Nordamericano, venne presentata la versione spyder, identica alla coupé nella meccanica. In precedenza, al Salone di Parigi del 1969, la Pininfarina espose una sorta di prototipo della "Daytona Spider" (telaio n.12925, motore n.251), con carrozzeria apparentemente "targa". In realtà si trattava di una faux-cabriolet, ovvero di una finta vettura scoperta, caratterizzata da un vistoso roll-bar in alluminio satinato e dalla capote ricoperta da tela vinilica. Nonostante l'interesse la versione Spider venne prodotta diversi anni dopo la presentazione del prototipo.
State costruite 1350 Daytona GTB/4 (di cui solamente 411 prima serie con fari in plexiglass) e 122 Daytona Spider non sempre identificate commercialmente come GTS/4, incluso il prototipo. Di queste 96 furono destinate al mercato nordamericano e vennero realizzate con specifiche "US" e solo 25 più il prototipo vennero realizzate con specifiche europee e di queste ultime solo 7 avevano la guida a destra (per il mercato Inglese)
Tutti noi vorremmo scoprire un tesoro nascosto nella nostra cantina o in soffitta. Ormai il collezionismo tocca i settori più disparati e non è impossibile trovare, magari riposto nell'angolo dello scantinato della nonna, oggetti che sembrano senza valore ma che in realtà sono bramati dai collezionisti. Ovviamente le cifre possono variare molto, ma il ritrovamento avvenuto in Giappone e riportato dalle testate di mezzo mondo ha dell'incredibile. Stiamo parlando di una Ferrari 365 GTB/4 Daytona, una vettura rara tenuta nascosta per molti anni. Nel 1971 la motorizzazione italiana la cancella dal suo database e l'auto viene esportata in Giappone. Qui viene poi utilizzata per la realizzazione di un servizio fotografico per la rivista giapponese Car Graphic nel '72 e dal '75 al '79 passa di mano tre volte, fino ad arrivare a Makoto Takai, che la tiene nascosta per quasi quarant'anni. In pochi erano a conoscenza della sua esistenza e i tentativi di acquisto sono stati vani, fino a quando il proprietario ha deciso di metterla all'asta da Sotheby's, dove il 7 settembre le offerte partiranno dalla cifra di 1.400.000€. Grazie ai suoi 36.690 km percorsi, questa rara vettura rappresenta un vero e proprio oggetto del desiderio per gli appassionati, che se la contenderanno a suon di offerte, complice il basso chilometraggio e la presenta di tutti i componenti originali, interni compresi.
La Ferrari 365 GTB/4 Shooting Brake di queste immagini è un pezzo unico. Un pezzo pregiatissimo. Fa parte della famiglia delle Ferrari 365 Daytona, realizzate dalla Casa di Maranello fra il 1968 e il 1974. Ma ha una storia particolare. All’inizio degli anni Settanta, un immobiliarista statunitense si rivolse a Luigi “Coco” Chinetti jr – figlio del famoso Luigi Chinetti, importatore ufficiale delle autovetture del Cavallino Rampante in Nord America – perché desiderava possedere una Ferrari dalle linee particolari, un modello inconfondibile. Chinetti jr lo volle accontentare e così inviò alla Panther Westwinds, casa automobilistica britannica del Surrey, una Daytona berlinetta standard e, contestualmente, i suoi disegni relativi alla trasformazione dell’esemplare. Nel 1975 dalla fabbrica inglese uscì questo splendido pezzo “shooting brake”, dalla linea sportiva e con le caratteristiche di una station wagon.