La Fiat 128 è un'automobile prodotta dalla Fiat nello stabilimento di Rivalta di Torino (TO) tra il 1969 e il 1983. La Fiat 128 venne lanciata sul mercato nell'aprile 1969, inizialmente affiancando la vecchia Fiat 1100, per poi sostituirla. Prima vettura di serie con marchio FIAT a trazione anteriore, dopo anni di sperimentazione e collaudo delle soluzioni cinematiche sui modelli Autobianchi Primula, fu progettata dall'ing. Dante Giacosa (padre di tutti i modelli FIAT fino ai primi anni settanta), ed era considerata una vettura all'avanguardia. La linea, piuttosto spigolosa e priva di concessioni alla stravaganza, segue i dettami stilistici in voga all'epoca, già adottati dalla FIAT per i precedenti modelli "124" e "125". La gamma iniziale prevedeva le versioni berlina 3 volumi a 4 o 2 porte e, sul corpo vettura di quest'ultima, anche la "Familiare" a 3 porte. L'interno è più improntato alla funzionalità che al lusso, con un cruscotto semplice e razionale, sedili rivestiti in finta pelle, finiture semplici e una notevole abitabilità interna, anche grazie all'assenza del tunnel centrale. Al debutto era disponibile una sola motorizzazione: un nuovo 4 cilindri in linea di 1116 cm³ da 55 CV, con albero a camme in testa azionato da cinghia dentata in gomma, che comandava direttamente le punterie senza interposizione di bilancieri. La velocità massima veniva dichiarata in circa 140 km/h. La "128" ottenne subito un notevole successo di vendita in tutta Europa, anche aggiudicandosi il premio di Auto dell'anno nel 1970. Narra il designer Giorgetto Giugiaro che, recandosi a Wolfsburg per presentare i bozzetti del disegno della futura Golf, vide nel reparto progettazione Volkswagen una "128" completamente smontata; i tecnici tedeschi ritenevano infatti che la berlina Fiat fosse il miglior esempio di "auto medio piccola" moderna, alla quale ispirarsi per lo schema tecnico.