La Spitfire è una spider prodotta dalla Triumph Motor Company tra il 1962 ed il 1980. All'inizio degli anni sessanta alla Triumph avevano in mente di produrre un nuovo modello in grado di arginare il crescente successo delle Austin-Healey Sprite e della MG Midget. Non ci furono dubbi sulla motorizzazione e il telaio (rigorosamente separato dalla carrozzeria), entrambi derivati da quelli della piccola Herald, ma la linea stava creando parecchi grattacapi. Il centro stile della Casa Inglese non riusciva a definire un'autovettura stilisticamente accettabile. Dopo il successo della Herald disegnata quasi per caso e in un batter d'occhio da Giovanni Michelotti, alla Triumph decisero di rivolgersi ancora allo stilista torinese per definire la nuova spider. Dal punto di vista tecnico la vettura era piuttosto tradizionale, con telaio scatolato al quale veniva fissata la carrozzeria, le sospensioni erano a 4 ruote indipendenti, con triangoli sovrapposti davanti e a bracci oscillanti dietro, il cambio manuale a 4 rapporti e i freni anteriori a disco. Il motore era il noto 4 cilindri in linea con albero a camme laterale di 1147cm³ di derivazione Herald. Grazie all'alimentazione a 2 carburatori SU, la potenza massima cresceva a 63cv. Per la nuova spider, la cui produzione iniziò solo nel 1962, venne scelto il nome Spitfire, in onore dei caccia Supermarine Spitfire in dotazione alla Royal Air Force, che, dalla battaglia d'Inghilterra, si opposero efficacemente contro la tedesca Luftwaffe scongiurando l'invasione nazista. Nonostante la disponibilità tra gli optional dell'overdrive, dell'Hard Top e delle ruote a raggi, le finiture erano molto spartane: il pavimento era rivestito in gomma, la serratura era presente solo sulla porta lato guida ed il riscaldamento era optional. Solo la strumentazione, centrale e arricchita anche dal contagiri, era soddisfacente. Le vendite, in ogni caso, partirono molto bene.