Bizzarrini

La Bizzarrini è stata un'azienda italiana operante nel settore automobilistico fondata nel 1964 da Giotto Bizzarrini. Fondata a Livorno col nome di Prototipi Bizzarrini diventa Bizzarrini S.p.a. nel 1966 per poi chiudere, dopo breve vita, nel 1969. Il nome è riapparso negli anni successivi associato a iniziative di vario tipo e a nuovi tentativi di industrializzazione, senza portare a risultati di particolare rilievo. Dopo aver lavorato per molti anni in Alfa Romeo, Ferrari e Iso Rivolta Giotto Bizzarrini decise di mettersi in proprio fondando così nel 1964 la Prototipi Bizzarrini. L'azienda era stata molto influenzata dallo spirito sportivo delle case dove Giotto aveva lavorato come ingegnere nel corso della sua vita, e soprattutto l'impronta sportiva dei modelli Bizzarrini era stata sicuramente trasmessa dalle sue esperienze con la Scuderia Serenissima e l'ingegnere aerodinamico svizzero Wunibald Kamm. Il primo modello portato avanti indipendentemente fu la versione da competizione della Iso Grifo, ovvero la Grifo A3C; fu proprio per alcuni punti di vista divergenti fra Rivolta e Giotto Bizzarrini riguardo alla produzione di questa vettura che l'ingegnere livornese lascia la Iso per mettersi in proprio. Il modello fu comunque commercializzato mantenendo i riferimenti alla casa produttrice del modello di serie.

Bizzarrini 5300 GT Strada

Bizzarrini 5300 GTS Strada

Bizzarrini P538

Purtroppo...

Alcune mosse poco chiare di alcuni soci d’impresa e il conseguente blocco dei prestiti, dettero una forte spallata alla capacità produttiva della piccola Casa livornese. Si aggiunga che il cambio  di regolamento per le vetture Sport impedisce, in pratica, di portare in gara la P538. Così fallisce la Prototipi Bizzarrini. L’arrivo di nuovi investitori permette al grintoso ingegnere di ripartire come Bizzarrini S.p.A. e di continuare la produzione sia della 5300 che della 1900. Purtroppo altre manovre fraudolente a suo danno portano alla chiusura definitiva della sua azienda nel corso degli ultimi mesi del 1968. Alcune vetture sono state in seguito prodotte da Salvatore Diomante, uno dei carrozzieri che ha collaborato con Bizzarrini ai tempi della produzione. Forse è la persona che gli è rimasta vicino più a lungo avendo lavorato anche nella fabbrica livornese, utilizzando parti di telaio prese da vetture incidentate o vetture rimaste incomplete per la chiusura della fabbrica. Bizzarrini, però, non ha mai avuto un coinvolgimento diretto in questa produzione, marchiata con i loghi del carrozziere Diomante, sebbene, dopo un breve periodo, sia tornato a progettare automobili, o parti di esse, per i più importanti Costruttori. Non è proprio una storia a lieto fine. Ma la Bizzarrini 5300, in qualunque allestimento sia, stupisce ancora chiunque. Forse perfino più della Ferrari 250 GTO.

Colorazioni

Verde bottiglia mett.

 

 

Giallo

Argento mett.

Rosso corsa

Amaranto mett.

Nero

Verde mela

 

Carta zucchero

Arancione

 

Blu oceano

 

 

Scheda Tecnica

MOTORE
Cilindrata  5354 cm3
Cilindri e disposizione  8 a V 16 valvole
Cambio  manuale 4 rapporti 
Trazione  posteriore con autobloccante
Potenza Massima  370 cv a 5800 giri/min
Coppia Massima  488 Nm a 3600 giri/min
  
PRESTAZIONI 
Velocità Massima  260 Km/h
Accelerazione da 0 a 100 km/h  6.7 secondi
 
DIMENSIONI E PESO
Lunghezza  4370 mm
Larghezza  1760 mm
Altezza  1100 mm
Passo  2450 mm
Peso a vuoto  1260 kg
 
PNEUMATICI
Anteriori  185/80/15
Posteriori  225/80/15

 

Iso Bizzarrini A3C Corsa

Iso Bizzarrini A3C Corsa- Le foto che osservate in questo post sono dedicate a una vettura “del passato” davvero particolare, in grado ancora oggi, di affascinare numerosi appassionati. Si tratta di uno dei primi esemplari (del 1964) di A3/C firmati da Bizzarrini. Sottoposta a uno scrupoloso restauro  e attualmente messa in vendita dalla DK Engineering. Sicuramente molti lettori sapranno ben poco a riguardo. Doveroso, quindi, ricordare in breve la storia di questo modello e del grande maestro italiano... Nei primi anni sessanta (‘63/’64) Renzo Rivolta, proprietario della Iso Rivolta, per esaltare l’animo sportivo della proprio brand commissiona la realizzazione di alcune vetture da competizione a Giotto Bizzarrini. Il risultato finale è davvero notevole: auto muscolose, dotate di un design carismatico abbinato a un grande “cuore” (5.3 litri V8 Chevrolet)… L’ing. Giotto Bizzarrini dopo aver lavorato per marchi prestigiosi come Alfa Romeo e Ferrari, nel 1962 diventa consulente della Iso Rivolta, partecipando alla realizzazione della Iso Grifo. In contemporanea, Bizzarrini fonda a Livorno la Autostar per la progettazione di motori, che nel ’64 diventa Società Prototipi Bizzarrini. Sotto tale marchio nascono vetture denominate GT Strada 5300, GT Spider 5300 e 538. L’intera produzione è equipaggiata con motori Chevrolet Corvette a otto cilindri. Nel 1966 l’azienda si trasforma in Bizzarrini S.p.A. e il seguente anno, in occasione del Salone di Ginevra, viene presentato il modello GT Europa 1900 con motore e carrozzeria in fibra di vetro. Pochi anni dopo, nel 1969, cesserà l’attività della società.

Italdesign Manta Bizzarrini 1968

Il prototipo che sancisce l'esordio dell'Italdesign. Realizzata in appena quaranta giorni segnerà una rivoluzione nel concetto di dream car sportive.  L'Italdesign  viene fondata il 13 febbraio del 1968, e Giugiaro non vuole rinunciare all'appuntamento con il Salone di Torino, che si tiene in aprile. In appena quaranta giorni la neonata  Italdesign realizza il prototipo della Manta, che susciterà grande interesse.

La Manta dispone di un telaio tubolare che l'ingegner Giotto Bizzarrini ha ricavato dalla modifica di un esemplare della Grifo Competizione, lunga 4100mm larga 1855mm e alta 1050mm, monta un motore Chevrolet V8 da 5359cc potenziato a 400 cv che permette di raggiungere una velocità di 330 km/h. Una curiosità: Inizialmente verniciata in verde acido con fregi arancioni, per il 30º anniversario di Italdesign viene ridipinta in grigio metallizzato, per poi tornare nuovamente verde alla fine delle celebrazioni. Il modello statico invece ha una colorazione decisamente racing: rosso fuoco attraversato longitudinalmente da due fasce, una bianca e una nera.

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