G-Lader (G-60) 

Il G Lader non ha giranti, a differenza di altri compressori volumetrici (Roots, Lysolm, Bendix, Ro Lader). Quindi le due parti concentriche a forma di G, che hanno il compito di trasferire l' aria dall' ingresso all' uscita del compressore, non seguono un movimento circolare: la parte esterna rimane immobile, mentre quella interna ha un movimento alternato imposto da un eccentrico. La compressione si ottiene quindi tramite l' aumento e la diminuzione del volume occupato dall' aria. I vantaggi che questa scelta comporta rispetto alla soluzione tradizionale sono perdite meccaniche e fluidodinamiche inferiori, che portano quindi ad un maggiore rendimento. E' peraltro sconsigliabile l' utilizzo di una pressione superiore a 0,7 bar, a causa dell' eccessivo riscaldamento dell' aria per il calo di efficienza. L' aumento della portata d' aria è così contrastato dalla sua rarefazione, e i rischi di detonazione aumentano. Quindi, le caratteristiche del G Lader permettono di ottenere una curva di coppia piuttosto costante ed un valore massimo della stessa elevato a basso numero di giri, ed una buona potenza che non necessita di regimi elevati, riducendo così la fatica a cui sono sottoposti gli organi meccanici.

La sua storia

Questo tipo di pompa d'aria, notevole per il basso rumore e l'alta efficienza , fu brevettato il 3 ottobre 1905 da Léon Creux di Francia ( brevetto USA 801.182). A causa dei metodi di produzione molto imprecisi del periodo, tuttavia, non è stato realizzabile per un lungo periodo, poiché il dislocatore (descritto di seguito) all'interno del compressore si trova a meno di decimi di millimetro dalla parete dell'alloggiamento senza contatto. Solo con i metodi di ingegneria più avanzati degli anni '80, è diventato possibile produrre il G-Lader. Contrariamente alle aspettative, i progetti di Volkswagen hanno avuto bisogno di riparazioni relativamente frequenti durante il normale funzionamento, il che è stato uno dei motivi per cui alla fine il costruttore ha abbandonato questa tecnologia. La causa principale del suo tasso di fallimento relativamente alto era che Volkswagen rappresentava erroneamente G-Lader come esente da manutenzione . A seconda degli RPM , del carico e dei dettagli di progettazione, le varie parti si consumano, con risultati che vanno da prestazioni compromesse alla distruzione di G-Lader. Tuttavia è spesso possibile estendere la vita del G-Lader, a volte a diverse centinaia di migliaia di chilometri, periodicamente revisionandolo con parti di ricambio idonee.

Curiosità

Il nome tedesco G-Lader deriva dalla forma del compressore ( tedesco : Lader ), che si presenta come la lettera G . Le spirali del dislocatore sono profonde 40 millimetri (1,57 pollici) o, nella versione più grande, 59,5 millimetri (2,34 pollici) di profondità, cioè vicino a 60 mm. Questo è il motivo per cui vediamo le denominazioni del motore G40 e G60 nei nomi dei modelli Volkswagen in cui è stato utilizzato:

G-40

G-60

Il moto propulsivo

Elaborazione

Il g-lader puo essere sottoposto a diversi step di potenziamento:

 

-puleggia dal diametro inferiore permette al g-lader di raggiungere un numero di giri   maggiore incrementando cosi la pressione di sovralimentazione dai 0.6 bar fino a     raggiungere un valore di 1.2bar con una puleggia particolarmente piccola.

 

-lavorazione del condotto di uscita consiste nell'asportare materiale in eccesso,   incrementando il piu possibile le dimensione del condotto di uscita, consentendo allo   stesso di evacuare l'aria di sovralimentazione con maggiore afficacia abbassando allo   stesso tempo la temperatura dell'aria sovralimentata.

 

-striscianti performanti sono composte da un materiale molto piu morbido delle originali   garantendo un lieve incremento della pressione di sovralimentazione di 0.1 bar.

 

-cuscinetti ad alte prestazioni sono consigliati quando si decide di installare una     puleggia  piccola inquanto resistono alle maggiori sollecitazioni.

 

-cinghietta di distribuzione rinforzata anche lei si consiglia su compressori che lavorano   con puleggia piu piccola.

Modelli equipaggiati

VW Polo Mk2 GT G40 ( tipo 86c)

VW Golf Mk2 GTI G60 ( Typ 19E)

VW Golf Mk2 G60 Rallye ( Typ 19E - limitato a 5000 veicoli)

VW Golf Mk2 G60 Limited ( Typ 19E - limitato serie speciale Motorsport di 71 veicoli)

VW Corrado G60 (Corrado - Typ 53I)

VW Passat G60 Syncro (Passat - Typ 35I)

booked.net
Stampa | Mappa del sito
Copyright Codicemax