Fra maggio e giugno del 1974, a Monaco, venne presentata alla stampa internazionale la prima Golf. Il suo motore di 1100 cc eroga 50 CV (37 kW). A marzo del 1976, a meno di due anni dal lancio, esce dalla catena di montaggio la 500.000 Golf. Ad ottobre dello stesso anno viene prodotta la milionesima Golf.

la prima Golf GTI venne presentata a giugno del 1976, al Salone internazionale di Francoforte. Il progetto iniziale si sviluppò come un esperimento, i vertici del gruppo, dopo una serie di tentennamenti, decisero di preannunciarne una potenziale produzione di 5000 esemplari. Il capo progettista Herbert Schäfer è responsabile del design dei dettagli più raffinati che devono distinguere la Golf GTI (sportiva) dai suoi simili meno potenti,

come per esempio le modanature rosse della calandra, lo spoiler anteriore di dimensioni maggiori, la cornice nera opaca del lunotto posteriore, l'imperiale nero, il pomello della leva del cambio a forma di pallina da golf ed i sedili sportivi con rivestimento a quadretti. Lo slogan pubblicitario "La Volkswagen più veloce di tutti i tempi" (la sigla GTI è l'acronimo di “Gran Turismo Iniezione”) senza però promettere troppo. Risultato? il pubblico del Salone ne fu 

così entusiasta che il consiglio di amministrazione non può fare altro che dare il via libera alla produzione dei 5.000 esemplari, lanciandone la vendita nello stesso anno. Alla fine la GTI costava 13.850 marchi, nel momento in cui viene introdotta sul mercato nel 1976. Ciononostante, i concessionari già il primo anno ne comprarono, una quantità dieci volte maggiore rispetto a quella prevista. Da qui in poi iniziò la mania GTI.

Fu una versione promozionale nominata nel mercato europeo Pirelli, fatto salvo per Francia e Regno Unito, in cui prendeva il nome rispettivamente di “Plus” e “Campaign”. Ma in tutto ciò vi starete chiedendo cosa c’entri Pirelli. Questa accoppiata è nata per puro caso, Pirelli ha fornito il design dei cerchi da 14 pollici e le coperture Cinturato. 

Ora questa vettura ha un valore molto elevato nell’ambito del collezionismo, vista la rarità del modello.La vettura era disponibile soltanto nella versione a 3 porte, aveva 4 fari sulla griglia frontale, il tetto apribile e montava i famosi cerchi in lega Pirelli, con le calotte delle ruote riportanti il logo della casa milanese.

Le P intagliate nei cerchi della Mk1 sono più grandi rispetto a quelle della Mk2. In fase di acquisto è sempre meglio fare una verifica, perché le differenze tra la prima e la seconda serie sono molto sottili. Aveva sette colori a disposizione: 3 pastello (Mars Red, nero e bianco) e 4 metallizzati (Diamond silver, Atlas grey, Lhasa green e Helios blue).

Gli interni solitamente venivano scelti dalla fabbrica, salvo per le vetture ordinate in Germania. Lì il cliente poteva scegliere l’abbinamento interno/esterno che preferiva. In appena sei mesi di commercializzazione, l'iconica GTI Pirelli totalizzò ben 10.500 esemplari. 24 anni dopo, nel 2007 venne replicata con la quinta generazione la versione Pirelli GTI.